Domenica 30 ottobre a Olgiate C.
Salta in bici
SALTA IN BICI nasce per promuovere e incrementare l’uso della bici, in particolare tra i giovani e diffusamente in tutta la cittadinanza, nel Comune di Olgiate Comasco (CO), un territorio con bassi dislivelli e una comunità vivace e già attiva in processi di transizione ecologica.
Utilizzare la bicicletta per spostarsi è, infatti, una buona pratica con innumerevoli benefici, sia per la salute fisica e mentale delle persone, sia per l’ambiente e la mobilità locale: occupa meno spazio di un’auto, non inquina, è molto più economica, necessita di infrastrutture più rispettose della natura e stimola le relazioni sociali.
Il progetto SALTA IN BICI si propone di:
• Migliorare la capacità e la consapevolezza dell’andare in bici, anche in termini di sicurezza, attraverso l’organizzazione di eventi di promozione e conoscenza della bicicletta e dei suoi vantaggi e percorsi di formazione mirati;
• Diffondere la conoscenza e la frequentazione del territorio, attraverso la mappatura dei percorsi ciclo-pedonali con la definizione di itinerari sicuri e il ripristino e la cura dei sentieri;
• Co-Progettare l’implementazione di una Skill Area insieme ai giovani in modo sostenibile, da realizzare poi con finanziamenti specifici stanziati dal Comune di Olgiate Comasco.
Avviato nel mese di aprile 2022, il progetto si concluderà il prossimo novembre.
QUI IL COMUNICATO STAMPA DI PRESENTAZIONE
VUOI SOSTENERE IL PROGETTO?
PARTECIPA ALLA RACCOLTA FONDI "OLGIATE BIKE PARK"!
SALTA IN BICI è realizzato dall’Associazione di promozione sociale “L’isola che c’è”, operativa da quasi vent’anni sul territorio comasco, in collaborazione con il “Comune di Olgiate Comasco” e diversi soggetti locali con attività e progetti nel settore della mobilità sostenibile e della partecipazione sociale (soprattutto giovanile).
Fa parte poi di due progetti più ampi, ”Città più sostenibili e inclusive” e “1Planet4All” - Empowering Youth, Living EU values, Tackling Climate Change realizzati da “Fondazione Cesvi” e sostenuti con il contributo di “Fondazione Cariplo” e dell’”Unione Europea”.