Che cos’è L’economia solidale

In tutto il mondo si stanno sviluppando e diffondendo forme di economia che rimettono al centro del proprio operare le donne e gli uomini con i loro progetti e lo loro storie, le loro relazioni e l’ambiente in cui vivono.
Queste diverse realtà sono accomunate da un percorso di ricerca per un’economia equa e sostenibile, e si sentono sempre più soggetti di un’economia solidale che pone al centro del proprio agire criteri di eticità, equità, solidarietà.

I distretti di economia solidale

Nel percorso di sperimentazione dell’economia solidale, l’insieme dei soggetti coinvolti iniziano a intrecciare relazioni sempre più strette, per condividere idee, progetti ed orizzonti. Questo intreccio di realtà e di esperienze da vita a delle reti di economia solidale (res), in cui chi vi opera condivide i valori fondanti e si impegna nello sviluppo delle relazioni e dei processi economici. L’idea di fondo è che globalmente le singole esperienze di rete possano ricomporre – man mano che crescono – un nuovo sistema economico solidale.

Affinchè le singole esperienze rispettino al meglio i valori di riferimento e si consolidino, è importante che le reti di economia solidale si sviluppino localmente, formando dei distretti di economia solidale (des) che agiscano su territori specifici.

In questo senso i distretti rappresentano dei “laboratori” che mirano a valorizzare le risorse locali e a produrre ricchezza in condizioni di giustizia e di sostenibilità ecologica e sociale, attraverso la partecipazione attiva dei soggetti coinvolti, che si impegnano ad agire per:

  • un’economia equa e socialmente sostenibile, in base a regole di giustizia e rispetto delle persone; in modo equo nella distribuzione dei proventi; con criteri trasparenti nella definizione dei prezzi.
  • la sostenibilità ecologica, praticando un’economia che rispetta l’ambiente e limita il più possibile l’impatto ambientale.
  • la valorizzazione della dimensione locale, dando priorità alla produzione e al consumo delle risorse del territorio, sia in termini di materie prime ed energia, che di conoscenze, pratiche tradizionali, relazioni.
  • una partecipazione attiva e democratica nella definizione e gestione dei processi economici e delle relazioni al proprio interno e con gli altri soggetti del proprio territorio.

Il progetto RES nazionale

Il gruppo di lavoro (GdL RES) L’isola che c’è – rete comasca di economia solidale (RES Como) si riconosce nel progetto nazionale “RES” e collabora con altre esperienze italiane allo sviluppo di questo progetto.

Dal sito della RES nazionale:
Il progetto “RES” (Rete di Economia Solidale) è un esperimento in corso per la costruzione di una economia “altra”, a partire dalle mille esperienze di economia solidale attive in Italia.

Questa progetto in costruzione, come sta avvenendo in diversi altri luoghi in giro per il mondo, segue la “strategia delle reti” come pista di lavoro. Intende cioè rafforzare e sviluppare le realtà di economia solidale attraverso la creazione di circuiti economici, in cui le diverse realtà si sostengono a vicenda creando insieme spazi di mercato finalizzato al benessere di tutti. Questo percorso è stato avviato il 19 ottobre 2002 a Verona nel corso di un seminario sulle “Strategie di rete per l’economia solidale”, in cui le numerose realtà convenute hanno deciso di affrontare questo viaggio collettivo.
Un primo passo è stata la definizione della “Carta per la Rete Italiana di Economia Solidale”, presentata al salone Civitas di Padova il 4 maggio 2003.
Ora il percorso prevede la attivazione di reti locali di economia solidale, denominati “distretti”, come passaggio fondamentale per la costruzione di una futura rete italiana di economia solidale.
Questo progetto è sostenuto da un gruppo di lavoro su base volontaria a cui partecipano diversi soggetti dell’economia solidale italiana. Gli incontri del gruppo di lavoro sono aperti alle persone interessate.
Sul sito nazionale trovi un po’ di materiale su questo progetto tra cui il “Quaderno delle esperienze e delle proposte” e le informazioni sui distretti nascenti.
Se ti interessa seguire l’evoluzione di questo progetto il modo più comodo per restare informato è iscriverti alla mailing list “RES”, sul sito nazionale trovi le informazioni per come fare. Il gruppo di lavoro (GdL RES).